Esistono diverse vie per affrontare la lettura di uno spazio complesso, per analizzarlo e percorrerlo, per comprenderne la natura ed il funzionamento, per orientare le direzioni di un’indagine che, altrimenti, potrebbe rivelarsi quasi infinita.
In questa ricerca, l’inizio, è nello sguardo, penetrante, acuto, di letterati, filosofi, poeti, uomini di cultura, dalle loro visioni del porto prendono forma gli argomenti, intorno a questi si tesse la trama delle immagini, si svolge la sequenza delle riflessioni.
Considerando tali premesse, il contenuto emerge come articolazione, densità, sovrapposizione di elementi e non c’è mai una figura che non ne nasconda altre, mai una veduta che possa isolare un solo, unico aspetto tra molti.
Ma forse, proprio in questo insieme, nella sua totalità composita e fitta, è possibile riconoscere il presente, con il tramite dell’estetica, il valore dell’espressione visiva, gradualmente, si costruisce un’immagine mescolata e mutevole, un modo, di rappresentare il porto.
Luisa Ferrari, Genovese, si occupa di fotografia dagli anni ‘80 ed ha iniziato la sua carriera professionale a Roma. Ha partecipato a numerose mostre collettive e personali nelle più importanti città italiane e a Monaco, sue fotografie sono state pubblicate su riviste del settore. Al suo attivo molti libri e cataloghi fotografici.
Patrizia Timossi, nata a Campo Ligure, architetto e ricercatrice, ha svolto una lunga attività in campo urbanistico collaborando con la Facoltà di Architettura dell’Università di Genova e la Fondazione Labò, della quale è socia. Alcuni dei suoi lavori sono stati pubblicati. Ha un’intensa collaborazione con Luisa Ferrari, insieme a lei ha realizzato molti libri.